mercoledì 28 ottobre 2015

PREMIO LEANDRO POLVERINI 2015-"Dissonanti armonie" silloge 1^ CLASSIFICATA sez. Poesia Ellittica - Pubblicato Luca Pensa -

Parliamo di "Dissonanti armonie", il mio primo libro di poesie, pubblicato nel 2007 con l'editore Pensa e lasciato in disparte quasi volutamente, per una strana forma di ritrosia nel confermare l'audacia di averlo reso pubblico. Stamparlo è stato come un atto dovuto ai miei primi cinquant'anni, quasi a voler simboleggiare una sorta di traguardo immaginario e a sublimare il desiderio di eternità mediata da parole scritte in momenti di vita vissuta. Un libro che, eccetto le prime presentazioni, ho riposto nel cassetto e che ho ripreso pochi mesi fa, sollecitata da un invito di una casa editrice di Anzio che mi ha invitato a partecipare al   PREMIO NAZIONALE 2015 - POESIA EDITA - Leandro Polverini con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Anzio. Si è risvegliato allora un sentimento di nostalgia per quel libro che, come uno scrigno discreto, racchiude le mie emozioni. Ho preparato il pacchetto e l'ho spedito, senza aspettarmi nulla. Ieri è giunta una lettera dal Presidente della Giuria che mi comunicava che il libro di liriche "Dissonanti armonie" all'esame della giuria ha ottenuto l'assegnazione del primo posto nella sezione Poesia ellittica del Premio già citato.
Grazie a chi ha apprezzato il mio libro, ma soprattutto grazie per avermi ricordato che l'ho scritto con passione e con amore.



E venne il giorno

E venne il giorno...
            e dall’involucro fetale
            il tuo corpo accolsi,
            caldo / sul mio ventre  svuotato...
e riconobbi te / fiorita in grembo
sbocciata d’improvviso
da una tempesta di emozioni forti....
             e bevvi il tuo sorriso
             e avida / il tuo sguardo
             mai sazia / mai appagata
             cessavo di gustare...
e benedissi i ferri generosi
che incisero le carni
la linfa distillata del dolore
schizzata da un cordolo d’amore...
e ringraziai te / io, donna  e madre
e ringraziai te / creatura riprodotta in me
             per averti messa al mondo
nell’estremo bisogno di provare /
credere /  sperare / che si può nascere
                             e non solo morire...


A mia figlia