lunedì 22 gennaio 2018

Il tuo profumo

Quattro anni fa, in questi giorni veniva a mancare mia madre... Sono giorni dolorosi, incisi nel mio corpo, venuto alla luce grazie a lei. Sono attimi eterni che oggi si rivelano cicatrici indelebili pietrificate nel mio animo, disperatamente proteso nel tentativo di non perdere la sua memoria, di non dimenticare le sue sembianze, di non scordare la sua voce, di non disperdere il suo profumo...
Oggi, mentre ero intenta a conservare alcuni libri, ho trovato un foglietto dove, quattro anni fa, avevo scritto una riflessione, in seguito all'aggravamento irreversibile delle sue condizioni di salute. In questa pagina che è balzata davanti ai miei occhi, casualmente o forse no, ho ritrovato il dolore puro, tagliente, inesorabile... Mia madre,  che ormai non mi riconosceva più, era scivolata verso una realtà insondabile che la allontanava da me, recidendo brutalmente il cordone salvifico e io, impotente, cercavo i suoi occhi che non riflettevano più emozioni, ma solo ombre... Intanto, il vaso accanto al suo letto diveniva testimone del pallore delle rose tanto amate, ma ormai appassite.

Il tuo profumo si dilegua
tra le rose appassite che
mi parlano di te.
Ritrovarti 
tra le mani vuote
per non perderti mai più
e vivere nell'illusione mendace
che la morte non sia definitiva,

 A te, mamma 

ph Maria Grazia Bisconti





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